Preventivo

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CONTENUTI TECNICI – COSA SERVE PRIMA DI COSTRUIRE

Descrizione delle fasi di progetto in Italia

 

Quando avete a disposizione un terreno edificabile contattateci e insieme studieremo il progetto, mettendovi in contatto con un professionista abilitato alla progettazione nel caso non aveste uno di vostra fiducia.- In tal modo potrete definire il vostro progetto, adattandolo al luogo, ai vostri bisogni ed ai vostri desideri. Potrete concepire la vostra casa prefabbricata, liberamente o a partire dai nostri modelli, facendovi aiutare dai nostri consigli per realizzare la vostra casa.

Depositate quindi la documentazione agli Uffici preposti per l’ottenimento del permesso di costruire, noi collaboreremo con il vostro architetto per definire il progetto, realizzare lo studio tecnico e fare il preventivo definitivo della vostra casa prefabbricata.

Ottenuta la documentazione necessaria possiamo passare al cantiere e, con l’aiuto del vostro progettista e la ditta di costruzioni di vostra scelta, verranno eseguite le fondazioni e gli allacciamenti alle varie utenze, idrica, elettrica, fognaria e telefonica. Noi provvediamo al trasporto ed al montaggio dei pannelli preconfezionati in fabbrica sulla base dei nostri progetti esecutivi per la costruzione, sotto la supervisione del vostro tecnico di fiducia.-

Una volta eseguita la struttura potrete personalizzarla con le finiture che desiderate, eseguire l’installazione degli impianti elettrici ed idraulici, riscaldamento e ventilazione e tutte le finiture interne ed esterne dei muri, pavimenti e soffitti.

Il tutto in tempi brevi e concordati.

Quindi contattateci e condividete le specifiche del vostro progetto con noi, vi contatteremo e vi metteremo in contatto con un nostro partner di progetto, se avete già un architetto o progettista di fiducia con cui desideriate lavorare ci metteremo in relazione con lui.

Con il supporto del vostro progettista potrete progettarvi la vostra casa con tutti gli spazi interni secondo i vostri desideri e secondo le vostre possibilità. Ogni vostra casa, costruita secondo i criteri di prefabbricazione, sarà unica e adatta all’ambiente ed al clima circostante. Siamo disponibili a darvi qualsiasi consiglio di soluzione, mettendovi così in grado di personalizzarla secondo le finiture da voi preferite, interne ed esterne, magari ispirandovi ai nostri modelli.

 

CRONOPROGRAMMA DELLE FASI PER LA COSTRUZIONE

 

giallo – Parte burocratica
rosso – Parte non obbligatoria
verde – Parte cantieristica

 

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Demolizione

La demolizione è l’opposto della costruzione, ovvero l’abbattimento graduale di edifici o strutture. Non deve essere confusa con la decostruzione che consiste nell’abbattimento di un edificio preservando gli elementi di valore per un successivo riutilizzo. Per gli edifici di piccole dimensioni come le case, il processo di demolizione è abbastanza semplice e viene effettuato con mezzi meccanici come gru, escavatori e bulldozer. Per gli edifici di dimensioni maggiori, come i palazzi, vengono utilizzate tecniche più elaborate come le implosioni, ecc.

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Costruzioni

Nel campo dell’architettura e dell’ingegneria civile la costruzione è un processo che consiste nell’edificazione di un insieme di strutture collegate sulla base di un progetto o comunque di un qualche livello di pianificazione. Non costituisce un’unica attività ma è piuttosto un sistema di componenti, impianti, finiture. Per le costruzioni su larga scala o di maggiore importanza il lavoro è organizzato da un project manager e supervisionato da ingegneri, architetti, imprese costruttrici, enti appaltatori, ecc. Lo stesso termine “costruzione” viene utilizzato per indicare l’opera realizzata attraverso tale processo. Una costruzione in tal senso può essere rappresentata da una semplice opera muraria (parete, pavimento, ecc.) da una struttura (scala, pilastro, solaio, ecc.), da un edificio (abitazioni, uffici, negozi, ecc.), da un’opera pubblica (ponte, stadio, ecc.).

Per il successo della realizzazione di un’opera è essenziale il piano generale dell’intervento. Questo lega la progettazione architettonica alla costruzione e deve considerare diversi fattori correlati: l’impatto e la sostenibilità ambientale, la tempistica dei lavori, la sicurezza del cantiere, la disponibilità di risorse e materiali, la logistica. La costruzione edilizia è rappresentata dall’assemblaggio di materiali diversi, che dalla loro unione generano un nuovo oggetto, che assieme ad altri realizza l’ambiente costruito – la costruzione.

 

Classificazione

Una costruzione può essere classificata:

  • per diversa tipologia di materiale:

costruzione in legno, in pietra, in mattoni, in cemento armato, mista;

  • per diversa tipologia di costruzione:

tradizionale, prefabbricata;

  • per diverse caratteristiche di resistenza e relazione ambientale:

leggera (tensostrutture), antisismica, bio-architettonica, ecc.

  • per diversa modalità di isolamento:

energicamente non autosufficiente o massiva, energicamente autosufficiente o passiva

Alcuni aspetti di ambito giuridico in Italia

Secondo l’ordinamento giuridico italiano, una costruzione è una “qualsiasi opera non completamente interrata, avente i caratteri della solidità, stabilità ed immobilizzazione al suolo, anche mediante appoggio o incorporazione o collegamento fisso ad un corpo di fabbrica contestualmente realizzato o preesistente, e ciò indipendentemente dal livello di posa ed elevazione dell’opera stessa, dai suoi caratteri e dalla sua destinazione”. Per le costruzioni sui terreni confinanti le costruzioni edilizie in Italia devono sottostare alla cosiddetta “disciplina delle distanze”. Questa prevede che le costruzioni che non vengono edificate con i muri attaccati, devono stare a una distanza regolamentare di almeno tre metri dal confine tra le due proprietà, in modo da evitare che si tolgano reciprocamente luce e che spazi tra le costruzioni non accolgano sporcizia e animali pericolosi per la salute pubblica. I regolamenti comunali di solito stabiliscono distanze superiori. Prima di procedere all’edificazione è sempre meglio informarsi al proprio Comune. La disciplina sulle distanze si applica a coloro che edificano sul proprio terreno quando sul terreno confinante esiste un’altra costruzione. Secondo il criterio di edificazione, coloro che edificano per primi non sono obbligati a rispettare nessuna distanza se il fondo confinante non è edificato.

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Ristrutturazioni

La ristrutturazione edilizia è così definita dal Testo Unico dell’Edilizia D.P.R. 380/01 all’art.3, comma 1, lettera d: “Interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente”.

Spesso non è chiaro cos’è un lavoro di ristrutturazione e cos’è un lavoro di risanamento. Distinguiamo dunque tra i lavori di ristrutturazione vera e propria, lavori di manutenzione ordinaria, lavori di manutenzione straordinaria e gli interventi di restauro e di risanamento conservativo.

Quali sono i lavori di ristrutturazione edilizia?

I lavori di ristrutturazione sono interventi edilizi atti a trasformare gli edifici esistenti attraverso il ripristino, la sostituzione, la modifica o l’eliminazione di vecchi elementi architettonici o attraverso l’inserimento di nuovi elementi ed impianti. Ecco alcuni esempi:

  • demolizione seguita dalla ricostruzione del manufatto conforme di sagoma e volume;

  • trasformazione di superfici accessorie (come sottotetti o scantinati) in superfici utili (abitazioni);

  • ampliamenti contenuti entro il 20% della volumetria esistente;

  • cambio di destinazione d’uso;

  • frazionamento di unità immobiliari;

  • modifica dei prospetti dell’edificio.

Quali sono i lavori di manutenzione ordinaria?

Sono lavori di manutenzione ordinaria gli interventi edilizi necessari alla riparazione delle finiture e dei materiali esistenti di un edificio, come ad esempio:

  • sostituzione di pavimenti, di impianti esistenti;

  • rifacimento di un bagno, una cucina;

  • spostamento di una porta o di un tramezzo;

  • sostituzione e manutenzione di parti di impianti esistenti.

Quali sono i lavori di manutenzione straordinaria?

Sono lavori di manutenzione straordinaria quelle opere necessarie alla sostituzione e/o al rinnovamento di parti strutturali dell’edificio, come ad esempio:

  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, con modifica di materiale e di tipologia di infisso;

  • realizzazione e adeguamento di opere accessorie come canne fumarie, centrali termiche, scale di sicurezza, ascensori, ecc.;

  • consolidamento delle strutture nelle fondazioni o in elevazione;

  • rifacimento di scale e rampe.

Quali sono gli interventi di restauro e risanamento conservativo?

Gli interventi di restauro sono volti al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione di immobili con un particolare valore storico, architettonico e ambientale e per tali lavori sono ammessi anche materiali e tecnologie diverse da quelli usati per la costruzione dell’edificio, purché non siano in contrasto con il carattere complessivo di quest’ultimo. Per risanamento conservativo, si intendono quei lavori atti al recupero igienico, funzionale e statico dell’edificio e si possono realizzare anche sulle strutture e sull’impianto planimetrico dell’immobile.

Galleria immagini ristrutturazioni:

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Case prefabbricate

La prefabbricazione è il processo costruttivo dove gli elementi di una costruzione edilizia sono realizzati con ottica industriale, a piè d’opera o prevalentemente in fabbrica, e poi montati con procedure codificate.

Esistono diverse forme di classificazione delle case prefabbricate:

  1. per luogo di esecuzione:
    • in stabilimento o officina: in tal caso l’elemento strutturale deve essere realizzato, depositato in un magazzino, trasportato nel cantiere, montato o assemblato;
    • in cantiere o a piè d’opera: viene costruito nei pressi dell’opera e depositato nelle vicinanze, fino al momento del montaggio, poi con la gru viene correttamente posizionato ed assemblato.
  2. per materiale principale usato:
  3. per la geometria degli elementi base:
  4. per la portanza degli elementi:
    • portanti quando gli elementi costituiscono la struttura della costruzione;
    • autoportanti quando gli elementi sono stabili ma non in condizione di portare altre parti;
    • portati quando gli elementi non creano una struttura portante ma sono parti che devono essere sorretti da una struttura autonoma.
  5. per tipo di giunto
    • a secco (saldato, imbullonato, ecc.);
    • a umido con getto di completamento;
    • a trappola con elementi semplicemente accostati;
    • con materiali sigillanti.

Vi proponiamo alcuni modelli di case prefabbricate in modo da potervi orientare meglio e procedere più sicuri alla scelta della vostra casa:

  • Tradizionali
  • Classici
  • Contemporanei
  • Trend
  • Moderni
  • Cubici

Per usi residenziali viene nella maggior parte adottato l’utilizzo del legno e acciaio con prefabbricazione in stabilimento di pannelli portanti e divisori di facciata e di solaio composti in cantiere a secco e con ausilio di materiali sigillanti.

Garanzia

  • La consegna degli elementi prefabbricati sarà effettuata dopo 2 mesi dalla data dell’approvazione dei progetti esecutivi di fabbrica. SOLO PER IL PREFABBRICATO
  • I lavori saranno ultimati in 120 giorni dalla firma contrattuale e/o 90 giorni dalla firma di approvazione dei progetti esecutivi di fabbrica.

Certificati

DIBt Certificato ETA-09/0230

Valutazione tecnica europea VTE (ETA – European Technical Assessment)

L’organismo di valutazione tecnica (“TAB emittente”) è responsabile dell’esecuzione della valutazione del prodotto e del rilascio dell’ETA (valutazione tecnica europea (a norma dell’articolo 30, paragrafo 1, e dell’articolo 26, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 305 / 2011), sulla base di un EAD (European Assessment Document) elaborato all’interno dell’EOTA. L’ETA include le prestazioni da dichiarare relative alle caratteristiche essenziali del prodotto concordate dal produttore e dal TAB per gli usi previsti dichiarati (Articolo 26 (2)).

Certificato ISO 14001

La sigla ISO 14001 identifica uno standard di gestione ambientale (SGA) che fissa i requisiti di un «sistema di gestione ambientale» di una qualsiasi organizzazione e fa parte della serie ISO 14000 sviluppate dall'”ISO/TC 207″. Lo standard può essere utilizzato per la certificazione, per una auto-dichiarazione oppure semplicemente come linea guida per stabilire, attuare e migliorare un sistema di gestione ambientale. La norma ISO 14001, giunta alla sua terza edizione del 2015, si ispira esplicitamente al modello PDCA (Plan-Do-Check-Act), detto anche Ciclo di Deming dal nome del suo ideatore William Edwards Deming. Una estesa linea guida è contenuta nella ISO 14004, che riporta i principi, sistemi e tecniche di supporto per i SGA. Una più sintetica “guida all’uso” è contenuta nella stessa ISO 14001:2015. Nel febbraio del 2012 sono partiti i lavori della nuova revisione della norma (14001:2015 “Environmental management systems”), che ISO (International Organization for Standardization) ha pubblicato il 15 settembre 2015.

Certificazione: Lo standard ISO 14001 (tradotto in italiano nella UNI EN ISO 14001:2015) è uno standard certificabile, ovvero è possibile ottenere, da un organismo di certificazione accreditato che operi entro determinate regole, attestazioni di conformità ai requisiti in essa contenuti. Certificarsi secondo la ISO 14001 non è obbligatorio, ma è frutto della scelta volontaria dell’azienda/organizzazione che decide di stabilire/attuare/mantenere attivo/migliorare un proprio sistema di gestione ambientale. È inoltre importante notare come la certificazione ISO 14001 non attesti una particolare prestazione ambientale, né tanto meno dimostri un particolarmente basso impatto, ma piuttosto stia a dimostrare che l’organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. Utile sottolineare ancora che la ISO 14001 non è una certificazione di prodotto.

Certificato ISO 18001 – OHSAS 18001

L’acronimo OHSAS sta per “Occupational Health and Safety Assessment Series” ed identifica uno standard inglese per un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori. La norma BS OHSAS 18001:1999 è stata emanata dal BSI nel 1999, rivista nel 2007, così da poter disporre di uno standard per il quale potesse essere rilasciata una certificazione di conformità. La certificazione OHSAS attesta l’applicazione volontaria, all’interno di un’organizzazione, di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo riguardo alla sicurezza e la salute dei lavoratori, oltre al rispetto delle norme cogenti. Nel 2008 è stata pubblicata un’apposita guida a questa norma, la OHSAS 18002: Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori – Linee guida per l’implementazione dello standard OHSAS 18001. Quest’ultima è stata revisionata nel 2008. Il sistema di gestione regolato dalla norma OHSAS è spesso costruito integrandolo con il sistema di gestione ambientale, ispirato alla norma 14001: la sicurezza e l’ambiente sono infatti strettamente collegati tra loro. Inoltre, solitamente il sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL) è costruito a partire da un sistema ISO 9001, rivolto alla qualità, già esistente. Sebbene la norma sia inglese, essa, di fatto, è divenuta uno standard internazionale utilizzato in tutto il mondo per la certificazione di un SGSL. Con marzo del 2018 la norma è stata sostituita da una norma internazionale ISO 45001 – “Occupational Health and Safety Management Systems – Requirements with guidance for use”.

Gli usi previsti sono definiti dal produttore (articoli 2 (14), 24 (1) e 26 (2)). L’uso previsto dichiarato è responsabilità del fabbricante (articoli 11 e 6, paragrafo 3, lettera a), nonché del regolamento delegato (UE) n. 574/2014 della Commissione). In questo contesto, un TAB è stato limitato, concentrandosi su quelle caratteristiche essenziali concordate del prodotto, trascurando altre condizioni tecniche che possono influenzare il comportamento del prodotto installato o incorporato nei lavori di costruzione.

Pertanto, un TAB non può essere ritenuto responsabile per danni materiali o immateriali a causa delle informazioni limitate fornite.

L’approvazione tecnica è una valutazione tecnica positiva dell’idoneità del prodotto da costruzione per l’uso previsto, basata sul rispetto dei requisiti essenziali dei lavori di costruzione per i quali viene utilizzato il prodotto da costruzione. Per ottenere la Valutazione Tecnica Europea (ETA), il prodotto deve soddisfare tutti i requisiti pertinenti alle leggi di tutti gli Stati membri dell’UE. La Valutazione Tecnica Europea è rilasciata dal Istituto con il mandato dell’Organizzazione europea per l’approvazione tecnica – EOTA (Organizzazione europea per l’approvazione tecnica). Questa organizzazione agisce in conformità con le normative / direttive dell’UE e include i membri nominati dagli Stati membri dell’UE.

I prodotti che hanno ottenuto il consenso ETA recano il marchio CE.

Fonte: EOTA – Organizzazione europea per l’approvazione tecnica, 12 agosto 2009

Collegamento a: http://www.eota.eu/en-GB/content/home/2/185/

 

Certificato ISO 9001

Lo standard ISO 9001:2008 viene rilasciato dalla ISO (International Standardization Organization) ed è la quarta edizione dello standard stesso. È costruito sui principi della gestione della qualità, che vengono utilizzati oggi dalle organizzazioni di successo, sia di produzione che di servizio. Pertanto, lo standard è un riepilogo delle buone pratiche commerciali e come tale aiuta le organizzazioni che intendono seguire solo il meglio.

Lo standard si concentra sull’efficacia del sistema di gestione della qualità nel soddisfare le esigenze dei clienti. Definisce i requisiti per il sistema di gestione della qualità, il funzionamento della direzione della gestione, la gestione delle risorse, l’esecuzione dell’attività di base e la supervisione.

Fonte: ISO 9000 – Wikipedia, the free encyclopedia, 10.6.2010

Collegamento a: http://en.wikipedia.org/wiki/ISO_9001#Summary_of_ISO_9001:2008

Modelli prefabbricati

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Ampliamento

L’ampliamento di un fabbricato preesistente è classificato come “ristrutturazione edilizia”. La parte dell’edificio realizzata come ampliamento diventa parte integrante dell’edificio preesistente, lo completa per soddisfare meglio i bisogni cui è destinato. Essendo una ristrutturazione edilizia richiede il permesso di costruire. Questo perché, in base al testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) si tratta di un lavoro che porta ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che altera la volumetria dell’edificio. Il Piano Casa, introdotto con il D.Lgs. 112/2008 Art. 11, prevede un bonus volumetrico da poter utilizzare per l’ampliamento delle dimensioni del 20% in più dell’edificio preesistente. Per stimare l’incremento volumetrico da realizzare, è necessario calcolare il volume lordo esistente. Il volume lordo è la cubatura totale compresa tra la superficie esterna delle mura, il livello del pavimento più basso e la parte esterna della copertura. Qualora il livello del suolo sia inferiore a quello del pavimento più basso, il volume lordo deve essere misurato partendo dal livello del suolo. Per superficie lorda dell’unità immobiliare si intende la somma delle superfici delimitate dal perimetro esterno di ciascuna unità il cui volume, fuori terra, abbia un’altezza media interna netta non inferiore a metri 2,40.

(fonte: http://bim.acca.it/piano-casa-guida-ad-un-esempio-pratico/)